venerdì 22 luglio 2016

La famosa carota nera

Oggi riscopriremo le proprietà di questo vegetale non da tutti conosciuto ma presente in un sacco di alimenti.

la carota nera è un tubero non particolarmente usato in cucina e che non molti conoscono.
E' più antica delle classiche carote che mangiamo oggi, infatti è quella originariamente coltivata in tempi antichi. La classica carota arancione è il risultato di incroci tra differenti tipi di carote.
E' ugualmente ricca di antiossidanti e di vitamina A come sua sorella arancione ma ha una caratteristica che la contraddistingue.
Questo vegetale possiede delle caratteristiche molto particolari: si comporta come un indicatore di pH(acidità)


Gli indicatori sono sostanze chimiche che variano di colore in base all'ambiente in cui si trovano, in pratica cambiano colore se si trovano a contatto con un acido o una base.
 La scala del pH va da 1 a 14, con il 7 che rappresenta il valore neutro, l'1 il fortemente acido e il 14 una sostanza fortemente basica.

Facendo quindi un esempio molto semplice se aggiungiamo un indicatore particolare in aceto pH intorno al 3) otterremo un colore ben preciso, se lo stesso indicatore lo aggiungiamo all'acqua e bicarbonato (leggermente basico, circa 8) )otterremo un colore diverso e ben distinto.

Tornando ora alla nostra carota nera, estraiamo il succo dalla carota (tramite centrifuga) e utilizziamolo come indicatore di pH


Come possiamo vedere il succo non reagisce con l'acqua e bicarbonato ma vira molto il proprio colore in un ambiente acido come l'infuso di thè colorandolo di un bel rosso vivace.

Ok la carota nera cambia il proprio colore... quindi?

Quindi questo tubero può dimostrarsi fondamentale nell'industria alimentare ed essere utilizzato come colorante naturale al 100%.

L'esempio più semplice? un prodotto di uso comune che sia acido e che necessiti di avere un colorito rosso/rosa: lo yogurt.

Molti yogurt sono colorati utilizzando la caratteristica della carota nera di virare al rosso.
Se producessimo uno yogurt alla fragola senza utilizzare un colorante otterremmo un colore spento e nessuno comprerebbe più il nostro prodotto perchè l'aspetto non appaga il cliente che preferisce colori brillanti e marcati.
Aggiungendo il succo di carota nera alteriamo il colore che diventa più vivace ed appetibile.




naturalmente essendo un colorante va segnato in etichetta e quindi lo possiamo trovare tra gli ingredienti come "estratto di carota nera" o colorante E163 che nelle tabelle dei coloranti utilizzati alimentarmente corrisponde al colorante carota nera.

Tutto questo non serve a puntare il dito verso questi prodotti e a classificarli come falsi, i coloranti sono presenti in moltissimi alimenti ed è preferibile che siano di origine naturale come il succo di carota piuttosto che ossidi metallici come l'ossido di titanio (prossimamente tra questi articoli).

quindi non smettiamo di mangiare yogurt, basta solo sapere che non è sempre la fragola a renderlo rosa...potrebbe essere carota.
                                                                                                         Michele





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